Piante grasse e succulente

Che cosa sono le piante succulente

Molto spesso si sente parlare di piante grasse e succulente; ma cosa si vuol dire con questo? Generalmente si risponde che si tratta di piante che hanno tessuti molto ricchi d'acqua. L'acqua si può trovare nelle foglie che diventano carnose e spesse (p.e. Echeveria), oppure dentro la pianta stessa, spesso senza foglie (Cactacee); l'acqua può essere sia nelle foglie che nel fusto (Crassula ovata ecc.) Si può trovare in quelle che sembrano radici (ma non lo sono) che risultano molto ingrossate come nelle piante caudiciformi (piante con il caudex).

Sono molti gli stratagemmi che le piante hanno escogitato per superare lunghi periodi di siccità senza morire. Però avere riserve e tessuti molto ricchi d'acqua non basta perché una pianta si possa chiamare grassa o succulenta, infatti per questo è necessario che questa sia in grado di riutilizzare, durante il periodo di siccità, l'acqua trattenuta per usarla per le sue funzioni vitali. Solo in questo caso si parla di succulenza.

Un esempio per rendere la cosa più facilmente comprendibile.
I Lithops (volgarmente chiamati sassi del deserto o piante sasso) hanno due foglie, molto rigonfie e piene d'acqua, all'interno di queste avvengono tutte le funzioni vitali della pianta (sintesi clorofilliana ecc.) Durante il periodo siccitoso, che può durare molti mesi se non anni, la pianta riassorbe piano piano l'acqua ancora contenuta nelle due vecchie foglie e la trasporta e la utilizza per formare altre due foglie nuove che crescono a 90° delle vecchie. In questo modo neppure una goccia del prezioso liquido viene sprecata e la pianta riesce a sopravvivere la dove tutte le altre morirebbero!